Dettagli del progetto
Il compost Tecnogarden
Il Compost verde è un ammendante organico prodotto a partire da scarti organici, in particolare quelli vegetali (potature, ramaglie e sfalci d’erba) che provengono dalla manutenzione di parchi e giardini. Questi materiali sono sottoposti ad un processo tecnologico virtuoso di recupero biologico, il compostaggio che sfrutta la degradazione microbica accelerando e perfezionando il processo naturale a cui va incontro qualsiasi sostanza organica in natura.
Il Compost che si ottiene dal processo di compostaggio è un fertilizzante dotato di pregevoli caratteristiche agronomiche e perfettamente compatibile con l’ambiente, utilizzato in agricoltura e giardinaggio per la concimazione dei terreni. Dopo il processo di compostaggio, si presenta come un materiale granuloso (consistenza di un terriccio), dal colore bruno scuro, omogeneo, privo di qualsiasi materiale estraneo come plastiche, metalli, ecc.
È un prodotto ricco in sostanza organica ben umificata, ricco di nutrienti principali per le piante e soprattutto è un prodotto “vivo”, ricco ancora cioè di tutti quei microrganismi utili alla vita delle piante nel terreno che rendono disponibili i nutrienti, migliorano la struttura e aumentano la fertilità del suolo.
Il compost riassumendo è quindi un ammendante organico in grado di riportare al terreno la giusta dose di sostanza organica e di elementi nutritivi, migliorandone la struttura e conservandone la fertilità nel tempo.
Le sue principali funzioni nel terreno:
- arricchisce di sostanza organica il terreno;
- migliora le caratteristiche fisiche e biologiche del suolo;
- apporta elementi nutritivi alle colture.
E' un prodotto ricco
- Sostanza organica ben umificata
- Migliorano la struttura
- Aumentano la fertilità del suolo
La maggior parte dei terreni oggi coltivati sono sottoposti ormai da decenni allo sfruttamento di un’agricoltura intensiva, monocolturale, che ne ha progressivamente impoverito il tenore di sostanza organica. Il compost rappresenta un ottimo aiuto in questo senso, in quanto l’apporto di sostanza organica di qualità contribuisce a contrastare l’inesorabile perdita di fertilità dei suoli coltivati.
Una volta incorporato al terreno, contrasta il compattamento del suolo, aumenta la capacità di ritenzione idrica, favorisce la germinazione di piante e semi, limita i fenomeni di erosione e desertificazione. Grazie all’azione dei microrganismi presenti nel suolo, degli agenti chimici e fisici ambientali la frazione organica si decompone e si mineralizza esplicando le funzioni migliorative della struttura del terreno e rilasciando i principali elementi della fertilità (azoto, fosforo e potassio), oltre a molti microelementi.
Gli elementi nutritivi forniti con il compost sono presenti per la maggior parte in forma organica, quindi non prontamente disponibili per le piante, ma lentamente e gradualmente mineralizzati: un apporto nutrizionale a medio e lungo termine che riduce al minimo i rischi di squilibri vegetoproduttivi e che riduce progressivamente il fabbisogno di integrazione con concimi chimici.
Il compost e l’economia circolare: da rifiuto a risorsa.
La transizione verso un’economia circolare prevede l’attuazione di un modello in cui i rifiuti organici non sono più solo materiali di scarto ma diventano la materia prima che dà vita a nuovi cicli produttivi.
Gli ammendanti compostati rappresentano una scelta ecologica e sostenibile per l’ambiente, in quanto sono prodotti che, oltre ad essere strategici per il recupero della frazione organica nell’ambito della gestione dei rifiuti urbani, rappresentano la chiusura del ciclo della sostanza organica e contribuiscono al sequestro di carbonio e quindi alla riduzione dei gas serra.
La qualità Tecnogarden Service
Presso gli impianti di Tecnogarden vengono ritirati esclusivamente rifiuti non pericolosi ed urbani costituiti da scarti organici derivanti dalla manutenzione del verde pubblico e privato, altri scarti composti esclusivamente da legno vergine non trattato (corteccia, segatura, trucioli, imballaggi in legno, ecc), che vengono recuperati tramite processo di triturazione, vagliatura e compostaggio per la produzione di ammendante compostato (oltre ad altri materiali end of waste).
Il rifiuto utilizzato quindi per la produzione è interamente vegetale, composto esclusivamente da parti di piante quali rami, ramaglie, tronchi, foglie, erba. Trattandosi di materiale naturale, non trattato chimicamente, per sua costituzione e origine questa tipologia di rifiuto non presenta alcun rischio rilevabile dal punto di vista della salute umana e ambientale, in quanto non contiene sostanze pericolose o inquinanti. I prodotti che se ne ottengono, di conseguenza, derivando da semplici operazioni di triturazione, vagliatura e/o degradazione aerobica, senza l’aggiunta di alcun componente chimico o trattamento artificiale, presentano le stesse caratteristiche chimiche e la stessa assenza di rischi per la salute umana e ambientale.
Il processo di compostaggio prevede il raggiungimento di temperature alte per periodi prolungati (almeno 55°C per 3 gg per legge), spesso si raggiungono i 70 °C per diversi giorni di fila, e questo garantisce l’igienizzazione della biomassa in quanto vengono uccisi tutti i microrganismi patogeni eventualmente presenti nella biomassa iniziale.
Il tenore di metalli pesanti stabiliti per legge è sempre molto basso, così come praticamente assenti sono materiali indesiderati quali plastica, metalli, vetro, ecc. Tali impurità sono normalmente già molto poco presenti nel rifiuto vegetale e i pochi che vi si trovano vengono agevolmente eliminati con una selezione manuale e con la vagliatura meccanica.
La normativa che regola il compost è la legge nazionale sui Fertilizzanti (D. Lgs 75/2010), che recependo le normative europee in materia, fissa e stabilisce tutti i requisiti di qualità e di produzione che un compost deve avere prima di essere commercializzato ed utilizzato in agricoltura: le materie prime utilizzate, le analisi chimiche e fisiche a cui deve essere sottoposto per valutarne la qualità e l’assenza di elementi inquinanti, le regole per l’etichettatura ecc.
L’intero processo produttivo è attentamente monitorato e curato in tutte le sue fasi. Regolari e frequenti controlli riguardano le temperature e il livello di umidità dei cumuli in maturazione, il corretto funzionamento del sistema di insufflazione, in modo da garantire il mantenimento delle condizioni ottimali per lo sviluppo e l’attività dei microrganismi responsabili della degradazione della biomassa.
L’ammendante compostato verde, per essere commercializzato, viene sottoposto ad analisi chimico-fisica per verificare che rispetti i limiti imposti dalla normativa sui fertilizzanti (D.lgs. 75/2010). Le analisi vengono effettuate su ogni lotto produttivo.
Il compost prodotto presso gli impianti di Tecnogarden mantiene inoltre dal 2004 un riconoscimento per la sua qualità, il marchio “Compost di Qualità CIC”, frutto di un programma di verifica per la qualità, realizzato dal Consorzio Italiano Compostatori.
L’obiettivo del marchio è rendere identificabili i prodotti che rispondo a requisiti di qualità fissati dalla normativa, fornendo all’impianto di compostaggio un valore aggiunto per il suo prodotto e agli utilizzatori finali trasparenza e affidabilità.
Modo e dosi di utilizzo
Ammendante compostato con granulometria più grossolana (circa 0-40 mm)
Campi di utilizzo: questo tipo di compost può essere impiegato in alternativa al letame nelle colture cerealicole, foraggere, in orticoltura, in frutticoltura ed in generale nelle colture in pieno campo ma alcune caratteristiche ne ampliano le possibilità di impiego.
Dosi consigliate: in generale per tutte le colture erbacee in pieno campo ed in orticoltura le dosi consigliate di Ammendante Compostato Verde si aggirano sui 300-400 q/ha.
Epoca di distribuzione sul terreno: è stato osservato che sulle colture da rinnovo come il mais, patata e pomodoro si ottengono i migliori risultati con distribuzione del compost alle dosi consigliate prima della semina in autunno, procedendo subito dopo con l’aratura (vangatura, fresatura) per incorporare l’ammendante al terreno ed evitare le perdite di elementi nutritivi cui seguono le lavorazioni di affinamento e la preparazione del letto di semina. Le dosi indicate corrispondono (dato che il compost contiene meno acqua del letame) ad un apporto di 500-600 q/ha di letame; dunque, in termini di apporto in nutrienti, l’impiego di ammendante compostato alle dosi consigliate corrisponde ad una buona letamazione: in considerazione dell’alto contenuto in fosforo, in caso di impiego del compost, non sono generalmente necessarie integrazioni con concimi fosfatici, mentre è consigliabile solo un limitato apporto aggiuntivo di potassio.
Spargimento: la distribuzione in campo va effettuata con anticipo rispetto alla messa a dimora dell’impianto o all’inizio della stagione vegetativa della coltura, inoltre, l’ammendante deve essere mescolato uniformemente con lo strato utile del terreno durante le lavorazioni per evitare perdite di elementi nutritivi e la mineralizzazione della sostanza organica.
Ammendante compostato con granulometria più fine (circa 0-15 mm)
Il nostro ammendante compostato vegetale con granulometria più fine si distingue per un grado di maturità medio alto perché deriva da un processo di compostaggio di oltre 5-6 mesi. È ideale per l’utilizzo in orticoltura e nella manutenzione di aiuole, giardini, piante in vaso, per la correzione di una terra troppo dura o al contrario troppo sabbiosa.
Il lungo periodo di maturazione del compost fine è fondamentale per il raggiungimento nell’ammendante di un buon contenuto di carbonio umico e fulvico; si tratta di composti organici che nei terreni argillosi formano aggregati di dimensioni ottimali, tali da far evolvere un terreno con una struttura tenace e poco poroso a una condizione di tipo grumoso e soffice, mentre in terreni cosiddetti sciolti o sabbiosi aumenta il contenuto di sostanza organica e quindi la capacità di ritenzione idrica (l’humus ha una capacità d’imbibizione tale da assorbire e trattenere quantitativi d’acqua fino a 20 volte il proprio peso).
Avremo così terreni:
- più soffici da permettere agli apparati radicali di svilupparsi meglio per cercare acqua ed elementi fertilizzanti e di ancorarsi bene al terreno,
- facili da lavorare in modo da fare meno fatica quando sarà il momento di preparare il terreno a semine, trapianti, ecc.,
- ricchi di sostanza organica e quindi in grado di trattenere meglio gli elementi fertilizzanti e metterli a disposizioni delle radici delle piante, senza il rischio che vengano dilavati dal terreno e finiscano a inquinare e falde acquifere.
Dosi e modi di utilizzo consigliati:
Il compost più fine va incorporato al suolo con una leggera vangatura da eseguire o in autunno o in primavera. Prima della semina o del trapianto, distribuire 6-8 kg/mq di compost in superficie e successivamente mescolare il prodotto nel terreno fino a 10-15 cm di profondità.
Ha caratteristiche adatte per semine e trapianti, infatti grazie alla particolare granulometria si mescola perfettamente al terreno per agevolare l’adesione del suolo anche ai semi di piccole dimensioni.
Risulta pertanto particolarmente indicato alla semina di piantine da orto ma anche per la propagazione delle specie floricole e ornamentali che si prestano al taleaggio, infatti il basso tenore in salinità stimola la radicazione.
Utile anche nelle operazioni di messa a dimora di alberi e arbusti, nella buca depositate uno strato di 10/15 cm di compost da mescolare con il terreno di scavo per favorire un rapido attecchimento dell’apparato radicale e poi finite di riempire la buca con del buon terreno di coltivo.
Scegli il compost di qualità Tecnogarden!
Trasforma il tuo terreno con l’ammendante organico prodotto da Tecnogarden Service: una soluzione sostenibile e certificata per arricchire la fertilità del suolo, migliorare la struttura e ridurre l’uso di concimi chimici. Ideale per agricoltura, giardinaggio e riqualificazione dei terreni, il nostro compost garantisce nutrienti a medio-lungo termine, contribuendo alla tua produttività e alla salute dell’ambiente.
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